Before night fallsIT Cuba ha sognato, e ha fatto sognare il mondo… ha sognato la libertà, l’eguaglianza, la fratellanza… il Bloqueo, la cintura sanitaria che gli USA hanno messo in opera attorno all’isola, impedisce qualsiasi suo sviluppo… chi sogna Cuba immagina la sua forza rebelde, la sua allegria, i suoi luoghi d’incanto, ma oggi, dietro a questo, c’è la fatica di mettere ogni giorno un po’ di cibo sul tavolo e tanta gente cubana ha ricominciato a cercare fortuna fuori dall’isola, ma non più verso Miami su barchette, gommoni, vecchi pescherecci, lo stesso film che vediamo animare il Mediterraneo, di lì non si passa più, ma dall’altra parte dell’isola, quella che vede la Colombia, da lì in Messico e su fino a cercare i “buchi” nel muro che divide la ricchezza dalla miseria… si scappa con la disperazione nel cuore, due valigie in cui raccogliere tutto ciò che si può e via, a cercare la vita, quel-la possibile, chi rimane guarda il mondo che lo circonda come attraverso le fessure di una finestra chiusa, lo invade l’ombra, manca la luce, a volte si rassegna, altre si ribella, come può, come è possibile… è sparito il sogno di Cuba?... i sogni non muoiono mai, possono addormentarsi ma covano brace sotto la cenere e nessuno può sapere quale fuoco risorgerà… nessuno può murare il sogno di un mondo libero, solidale, in cui tutti/e possano avere gi stessi diritti, forse…. EN Cuba dreamed, and made the world dream... it dreamed of freedom, equality, brothe-rhood... the Blockade, the health belt that the USA has put in place around the island, prevents any development... those who dream of Cuba imagine its rebellious strength, its joy, its enchanting places, but today, behind this, there is the effort of putting a little food on the table every day and many Cuban people have started to seek your fortune outside the island, but no longer towards Miami on small boats, dinghies, old fishing boats, the same film that we see animating the Mediterranean, we no longer pass through there, but on the other side of the island, the one that sees Colombia, from the-re to Mexico and up until you look for the "holes" in the wall that divides wealth from poverty... you run away with desperation in your heart, two suitcases in which to collect everything you can and off you go, looking for life , the possible one, whoever remains looks at the world that surrounds him as if through the cracks of a closed window, the shadow invades him, the light is missing, sometimes he resigns himself, other times he rebels, as he can, as it is possible... it is Has the dream of Cuba disappeared?... dreams never die, they can fall asleep but they smolder under the ashes and no one can know which fire will rise again... no one can wall up the dream of a free world, in solidarity, in which all they may already have the same rights, perhaps…. |